E’ l’ora dei micro-influencer: engagement rate più alto

Ago 18, 2020Social, Web Marketing0 commenti

I social influencer veri? Al netto di Chiara Ferragni & co – ossia dai profili da milioni o centinaia di migliaia di follower – non è tanto la quantità di “seguaci” che conta, ma l’engagement. E devono tenerne conto le aziende quando avviano campagne marketing e vogliono posizionarsi al meglio sui social network in particolare Facebook e Instragram.

Questo lo scenario emerso da un’indagine a firma di Buzzoole che nell’analizzare modalità e interazione della propria community composta da oltre 280.000 content creator ha individuato i benchmark più performanti a seconda del settore, messi nero su bianco nel whitepaper Micro-influencer performance benchmark. “Molto spesso si tende a ridurre l’Influencer Marketing ad una mera questione di follower, senza approfondire le metriche reali di performance dei creator. Questo whitepaper nasce quindi dalla volontà di fornire una guida a tutti coloro che desiderano approcciare l’IM, dando loro dei benchmark da usare come termine di paragone per i propri obiettivi di business”, commenta Vincenzo Cosenza, Responsabile Marketing Italia di Buzzoole.

In dettaglio, l’indagine ha preso in esame, le performance di un campione di 8.000 canali Facebook e Instagram, focalizzandosi sui micro influencer. “Questi creator sono molto interessanti per le strategie dei brand perché, pur avendo community più ridotte, riescono a sviluppare un legame più stretto con i follower e ottenere una maggiore attenzione – spiega l’azienda -. L’analisi evidenzia come i profili con meno di 3.000 follower hanno la capacità di ottenere risultati superiori agli altri in termini di engagement rate (interazioni rispetto ai follower) e reach rate (persone raggiunte rispetto ai follower). Inoltre, questi content creator hanno il più basso numero di follower sospetti”.

Prendendo in considerazione gli account Instagram dei creator, l’analisi mostra che il settore con il più elevato tasso di engagement rate – ossia il rapporto tra il numero complessivo delle interazioni diviso il numero di follower – è il Gaming, dove il rapporto supera il 5%. Con valori di poco sotto il 4% si trovano il mondo Sport, Intrattenimento, Cultura e Turismo. Riguardo all’engagement su reach – dato che si ottiene confrontando le interazioni con la reach, ovvero le persone realmente raggiunte dai post – l’analisi mostra come il settore Beauty sia il più performante. I creator operanti in questo ambito ottengono circa il 30% delle interazioni rispetto alle persone effettivamente raggiunte, emerge dall’indagine. Seguono Fashion, Travel, Lifestyle e Ambiente.

Gli influencer del settore News sono coloro che registrano il più alto rapporto reach/follower (Reach rate), superando il 30%, seguiti a ruota dai creator del mondo Gaming e Green. Sotto questa soglia spiccano coloro che si occupano di Sport e Design.

Fonte: www.corrierecomunicazioni.it

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